Con il progetto GUNI Apurimac è riuscita a coinvolgere e sensibilizzare i docenti e gli studenti del Liceo Scientifico Francesco D’Assisi, nel quartiere romano di Centocelle, Municipio V, attraverso corsi di formazione e attività laboratoriali sui temi legati all’integrazione, l’accoglienza e la solidarietà internazionale. Tramite un approccio educativo non formale è stata facilitata la relazione tra i giovani studenti e la società, il mondo del lavoro e le istituzioni locali, al fine di contrastare fenomeni di esclusione sociale e favorire una corretta conoscenza dei temi legati alle migrazioni.
Le attività che sono state realizzate sono consistite in tre giornate di formazione da 3 ore ciascuna presso il Liceo Scientifico Francesco D’Assisi nel quartiere di Centocelle. Hanno partecipato alla formazione i 3 docenti coinvolti, 4 volontari, e il focal point di Apurimac Onlus. Il programma della formazione ha riguardato: il supporto all’inclusione, all’insegnamento, la socializzazione culturale, l’integrazione degli studenti stranieri nella scuola e quella tra gli studenti stranieri e gli studenti italiani, gli stereotipi, le competenze di comunicazione nella relazione positiva. La formazione ha approfondito i molteplici aspetti legati all’integrazione e all’accoglienza offrendo momenti di confronto sulle difficoltà emerse nella gestione dei gruppi classe con alunni di provenienza non italiana e la ricerca di metodi risolutivi per facilitare la relazione con gli studenti. Durante il corso sono stati realizzati i laboratori Post-It e l’Albero Genealogico da ripetere durante le lezioni per favorire l’analisi e la discussione in classe delle tematiche inserite nel progetto. I laboratori, con differenti metodi, aiutano a creare momenti di confronto e a conoscere meglio i propri compagni, rafforzando la conoscenza ed il dialogo nel gruppo classe.
Successivamente sono state coinvolte 6 classi di circa 15 studenti ciascuna con una media di 3 ragazzi stranieri per gruppo classe dove sono stati realizzati 6 laboratori creativi sperimentati durante il corso di formazione. Il laboratorio Post-It ha creato momenti di confronto e dibattito tra i giovani attraverso l’analisi degli aspetti positivi e negativi di una specifica tematica (accoglienza, immigrazione, volontariato ecc..) da trascrivere in forma anonima sui post-it in modo da lasciare libera l’espressione del giovane. Una volta raggruppate le considerazioni simili, è stato possibile per i giovani osservare come le opinioni si organizzano a prescindere dal preconcetto che si ha dell’altro dimostrando più relazione tra i compagni che solitamente si frequentano meno e contrastando di conseguenza il pregiudizio.
Sono stati visionati alcuni video di sensibilizzazione coerenti con le tematiche affrontate: video sugli stereotipi relativi all’immigrazione, sui limiti burocratici e sociali che i cittadini privi di documento si trovano a dover superare, sull’opinione pubblica relativa al sistema di accoglienza. È stato realizzato per l’occasione un dossier con alcune statistiche utili provenienti da fonti attendibili da mettere a confronto con i dati colti dai giovani attraverso i media: le percentuali di residenti in Italia, in Europa e nel mondo, i numeri delle vittime di tratta e la percezione degli arrivi in Italia. È stato possibile così offrire una corretta conoscenza dei temi legati alle migrazioni ed i giovani studenti hanno acquisito maggior consapevolezza riguardo l’accesso a informazioni affidabili. Inoltre i laboratori hanno aiutato gli studenti a riflettere sia individualmente che come gruppo classe rafforzando la coesione e la partecipazione attiva.
In un secondo momento gli studenti delle classi sono stati divisi in gruppi, e ciascun gruppo ha lavorato in autonomia per elaborato un prodotto che fosse l’occasione di una restituzione dell’esperienza laboratoriale. Sono stati realizzati 5 documenti in cui gli studenti hanno raccolto le loro idee, le loro impressioni e le loro riflessioni sui laboratori e sugli argomenti emersi in tale sede.