Formazione docenti
È stata organizzata una formazione rivolta ai docenti degli istituti secondari di secondo grado, sia pubblici che privati, che potevano scegliere in un secondo momento di aderire al progetto.
Alla formazione, tenuta presso il Liceo Scientifico Fermi di Padova, hanno partecipato circa 15 insegnanti, di cui 6 hanno aderito interamente al progetto “Generiamo una Nuova Italia”. Gli altri invece non hanno aderito al progetto poiché le loro classi partecipavano già ad altre proposte educative.
Il corso, che si è tenuto a novembre e gennaio, era articolato in tre incontri da tre ore ciascuno, tenuti da tre relatori diversi.
Il primo incontro ha visto la partecipazione del professore Gianluca Gini, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Relazioni tra pari e interventi in ambito scolastico, presso la Scuola di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova. L’intervento era incentrato sulle tematiche del cyberbullismo e dell’“hatespeech”. Dopo un’attenta analisi del fenomeno, sono stati illustrati alcuni interventi e metodologie volti a contrastare fenomeni di discriminazione a sfondo razziale ed esclusione sociale in classe e di prevenzione al bullismo e linguaggio d’odio online.
Il secondo intervento, tenuto dalla dott.ssa Silvia Cecconi, operatrice dell’Associazione Amici dei Popoli, si è focalizzato sull’educazione interculturale e la didattica ludica. Questo incontro ha permesso di fornire ai professori nuovi strumenti didattici, per valorizzare le differenze culturali, le esperienze degli studenti e favorire il dialogo interculturale all’interno delle classi.
Al terzo incontro, la relatrice prof.ssa Ughetta Moscardino, docente di Psicologia Culturale dello Sviluppo presso l’Università degli Studi di Padova, ha affrontato il tema dell’adattamento psicologico e dell’apprendimento nelle classi multiculturali, con un approfondimento sulle strategie per favorire l’inclusione in ambiente scolastico, che a sua volta potenzia le capacità pro-sociali degli studenti.
Tutti e tre gli incontri formativi erano articolati in una prima parte di didattica frontale interattiva e in una seconda più partecipativa, con dibattiti, role-playing ed esercitazioni. Sono state inoltre presentate attività didattiche da poter riproporre in classe.
Secondo i dati relativi ai questionari per gli insegnanti somministrati in entrata (8 restituitici compilati) e in uscita (7 restituitici), è emerso che le aspettative dei professori circa il corso sono state complessivamente soddisfatte e la valutazione globale è positiva, sia per quanto riguarda i contenuti che per le metodologie. In particolare, la formazione ha permesso loro di conoscere metodi di insegnamento e strumenti didattici alternativi, capire come migliorare la qualità della relazione con i loro studenti e come favorire l’inclusione nelle classi multiculturali. Inoltre, affermano di avere avuto l’opportunità di conoscere meglio alcuni aspetti che caratterizzano le ragazze/i di seconda generazione a scuola (adattamento psicologico, identità culturale, dinamiche di inclusione nelle classi, ecc.), di aumentare le proprie conoscenze su migrazioni, accoglienza e integrazione, di apprendere nuovi strumenti per affrontarli a scuola. La formazione, secondo gli insegnanti, ha dato buoni spunti per promuovere una società più inclusiva, sostenibile e multiculturale, apprendere nuovi strumenti per promuovere una cultura del volontariato, nuovi strumenti per promuovere il rispetto delle diversità e del dialogo interculturale.
Alcuni docenti hanno sottolineato invece il bisogno di approfondire ulteriormente il tema integrazione, altri strumenti per favorire l’inclusione nelle classi e migliorare qualità relazione studenti, come più strategie per motivarli al volontariato.
Laboratori creativi nelle scuole
Sono stati condotti dei laboratori creativi nelle classi, all’interno dell’orario scolastico, tenuti dalle dott.sse Cecilia Fusco, Silvia Cecconi e Serena Salerno, collaboratrici dell’Associazione Amici dei Popoli Padova.
Al progetto hanno aderito 15 classi appartenenti a 9 Istituti secondari superiori di Padova e provincia (Camposampiero, Conselve) e di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Nello specifico hanno partecipato il Liceo delle Scienze Umane Duca Amedeo D’Aosta (con 27 studentesse), il Liceo Scientifico Cattaneo Mattei (16 alunni/e), il Liceo Classico Marchesi Fusinato (con due classi di 37 alunni/e), l’Istituto grafico Valle (con due classi di 15 e 17 alunni/e), l’ Istituto Tecnico Agrario Duca degli Abruzzi (16 alunni/e), l’Istituto tecnico Turistico Newton Pertini di Camposampiero con 24 studenti/esse, il Liceo Scientifico Nievo (con una classe di 18 alunni/e), l’Istituto Victory Tgn (con due classi ciascuna di 20 alunni/e), il Liceo linguistico-economico sociale Brocchi (con quattro classi di 22, 24, 28, 30 alunni/e). Due insegnanti per ogni istituto hanno dato la loro adesione al progetto. Hanno partecipato quindi un totale di 314 alunni/e e 18 docenti.
La maggior parte delle classi scelte è caratterizzata da una percentuale rilevante di giovani di seconda generazione o classi in cui sono avvenuti episodi di discriminazione tra compagni.
Per ogni classe è stato condotto un percorso laboratoriale articolato in 3 o 4 incontri, ciascuno da 2 ore, in orario scolastico. Gli incontri di ciascun percorso si tenevano a distanza di circa due o tre settimane dall’altro, nell’arco di due massimo tre mesi. I laboratori si sono svolti da gennaio a giugno, per un totale di n. 52 incontri.
I percorsi hanno affrontato il tema delle migrazioni in Italia e internazionali, le caratteristiche e le cause, associandole agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’Agenda ONU 2030. Le attività hanno permesso di imparare a riconoscere i più comuni stereotipi e pregiudizi culturali, in particolare sui migranti, e di confrontare i luoghi comuni con dati e informazioni (fact checking).
Nell’azione rivolta agli studenti, è stata adottata una metodologia cooperativa e di educazione non-formale, al fine di incoraggiare la partecipazione attiva dell’utenza, stimolare l’interesse per i temi trattati e favorire lo sviluppo di atteggiamenti di valorizzazione delle diversità culturali e di contrasto alla discriminazione.
Gli alunni hanno potuto inoltre conoscere buone pratiche di accoglienza, attraverso alcune testimonianze dirette di persone rifugiate nel nostro paese, operatori e volontari di associazioni di operanti nel settore accoglienza. In particolare, sono intervenuti quattro ragazzi rifugiati in Italia, accompagnati dall’operatore sociale della Cooperativa Il Sestante, attiva nel territorio di Padova. Hanno presentato la loro testimonianza anche una volontaria del Servizio Civile Universale presso l’Associazione Amici dei Popoli Padova, una volontaria dell’Associazione Mediterranea e un’altra volontaria dell’Associazione Refugee Welcome. Queste testimonianze hanno permesso di offrire ai beneficiari nuovi stimoli per promuovere la partecipazione ad attività di volontariato e la cittadinanza attiva.
Le attività proposte hanno inoltre favorito la consapevolezza degli studenti e la loro partecipazione attiva, stimolando la riflessione personale e di gruppo.
All’interno di ciascun percorso didattico è stato chiesto ai ragazzi di realizzare un output artistico finale, di rielaborazione dei contenuti del progetto, in base alle competenze e agli indirizzi di studio di ciascuna classe. Nello specifico le classi del Liceo Duca d’Aosta, del Brocchi, del Newton Pertini e del Cattaneo Mattei hanno condotto delle interviste a persone amiche o conoscenti che hanno vissuto un’esperienza di migrazione, poi trascritte, filmate o rappresentate graficamente. Le due classi dell’Istituto Victory tgn hanno invece organizzato un’expo durante l’ultimo incontro, in cui hanno arricchito i racconti delle proprie famiglie, trasferitesi da Albania, Romania, Marocco, Tunisia e Cina, rappresentati graficamente su dei cartelloni, attraverso una presentazione del paese d’origine. Durante l’evento hanno inoltre cucinato un piatto tipico.
Gli studenti del Liceo C. Marchesi hanno scritto delle composizioni di riflessione, sulle difficoltà e potenzialità dell’integrazione, a partire dalle testimonianze di due ragazzi rifugiati, intervenuti in classe.
Una classe dell’Istituto G. Valle ha voluto rappresentare le risorse della ricchezza multiculturale del proprio quartiere, l’Arcella, attraverso fotografie che loro stessi hanno scattato ai suoi abitanti. Un’altra classe dello stesso istituto ha invece creato una mappa di comunità dello stesso quartiere, per approfondire come questa varietà si concretizzi nella rete di realtà associative.
La classe dell’Istituto agrario Duca degli Abruzzi ha ideato un progetto agricolo di inclusione sociale.
Gli studenti del Liceo I. Nievo hanno realizzato un lavoro di confronto tra articoli della stampa italiana e francese, riguardanti le migrazioni.
Dalle analisi dei questionari degli studenti in entrata (244 compilati) e in uscita (162 compilati), risulta che la valutazione è globalmente positiva. Nello specifico le attività a cui hanno partecipato si sono rivelate utili per ridurre la percezione negativa delle diversità (es. razzismo, xenofobia, odio per motivi religiosi, sessismo), in particolare molto utili per il 21,3%, utili per il 42,5% e per niente utili per l’8%.
Inoltre, secondo gli studenti e studentesse le attività li hanno stimolati ad impegnarsi attivamente per la promozione e il rispetto verso le diversità, in particolare si sono rivelate molto utili per il 20,6%, utili per il 38,8%, mentre il 26,9% mantengono un’opinione intermedia.